Citazione

“Ciò che è realmente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica. Di gran lunga più inquietante è che l’uomo non sia affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo. Di gran lunga più inquietante è che non siamo ancora capaci di raggiungere, attraverso un pensiero meditante, un confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca.” (Heidegger)

venerdì 30 gennaio 2009

PRO ANORESSIA: l’espressione del disagio nella società "evoluta"

UNA MIA LETTERA SINTETICA A DIFFERENTI SITI E GIORNALI

“Change your style again” suona una canzone che sento ora nel mio pc.. sintesi del fenomeno Pro Ana, metafora della ribellione ed evoluzione della sofferenza, psicologica, in un mondo in costante trasformazione.

Osservo il fenomeno sullo schermo del pc e tra i dati delle mie ricerche, come una mutazione dei sintomi stessi dei Disturbi del Comportamento Alimentare; nella logica in cui un sintomo è il risultato della collocazione storico-geografica e delle condizioni sociali cui le persone sono collocate.

Così, a decenni dalla classificazione di Anoressia e Bulimia, non ci dovrebbe stupire assistere a un mutamento che rischia di vanificare molte (apparenti) certezze, sociali e cliniche. Ritengo, infatti, che il primo motivo dell’esordio del Pro Ana, sia seguito all’intolleranza, preconcettuale, che parte della società dimostra nei confronti di queste patologie, di cui tantissimo si parla ma di cui si sa sempre molto poco!

Il Pro Ana si sviluppa come un gruppo dei pari (deviante) dove Anoressia, anacronizzata in ANA, non è uno stigma ma un obiettivo, uno stile di vita. Al rischio della vita stessa e associato a costanti sofferenti, tende a non etichettare “malate”; invero si sorreggono nel proseguire e nell’incentivare la “malattia” con ambivalenza, di cui nascondono le enormi sofferenze e enfatizzano gli apparenti benefici. Ciò nonostante, lo stigma sociale si riflette anche nel fenomeno, dove fuggono dal disagio originario, per nascondersi tra foto-traguardo di modelle scheletriche e persone in condizioni psico-fisiche devastate.

Una comunità chiusa e selettiva, anche tiranneggiante sulla sofferenza, il Pro Ana è ormai dilagato senza alcun controllo; bensì alimentato da interventi palliativi e totalmente inefficaci, quali la censura, che ne hanno reso la partecipazione, e l’aumento dell’ingegno a nascondersi, molto appetibile, e un fattore difficilmente prevedibile delle sue conseguenze. Come un virus è stato lasciato a se stesso, a spese di chi ne soffre..

Se il fenomeno non è pericoloso per tutti, lo è moltissimo per chi vive già sofferenza psicologica, che avvicinandosi a questo mondo “privé” può orientare a queste patologie, destinate a peggiorare in ogni aspetto, sinché la Società non le affronterà nella sua realtà, senza preconcetti e timori di colpevolizzazioni.

Il Pro Ana nasce molto pericoloso, ma oggi, a cinque anni dalla mia scoperta del fenomeno Europeo, nulla si è fatto. Il Pro Ana concentra in se stesso pericoli incalcolabili per adolescenti e persone già in uno stato di sofferenza.

mercoledì 14 gennaio 2009

intervista - Pro Ana: trappole in rete per bambine «I siti come sette»

Dal Sole 24 Ore



Paris Hilton vuol diventare la thinspo perfetta. In altre parole una delle muse anti-giunoniche che affollano fotogallery e blog di chi aspira al modello-limite di magrezza. Quello prossimo alla morte. Le foto in rete con braccio scheletrico in primo piano dell`ereditiera finiscono, però, solo per confondere le acque di un fenomeno che vive su internet, ma è soprattutto altro da internet. Un difetto d`amore, come scrive chiaretta_1974 in apertura del suo blog bricioledipane.it: istruzioni per chi tenta di farcela.