Citazione

“Ciò che è realmente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica. Di gran lunga più inquietante è che l’uomo non sia affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo. Di gran lunga più inquietante è che non siamo ancora capaci di raggiungere, attraverso un pensiero meditante, un confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca.” (Heidegger)

martedì 20 giugno 2006

PROGETTO PER UN DOCUMENTARIO

PRO ANA di Paola Rota

(Breve estratto dell’omonimo articolo pubblicato dalla Rivista “Plot Storie per lo Schermo”/ anno IV/ numero doppio seisette/ maggio 2006, pg 90-101 – ad oggi il documentario attende ancora di trovare una produzione interessata)


l "venticinque lettori" di Plot forse ricorderanno un progetto di lungometraggio dal titolo Frammenti. pubblicato sul primo numero della rivista: un padre e un'insegnante alle prese con una ragazzina anoressica, molto manipolatrice. Con questo progetto di documentario, il tema dei disturbi alimentari ritorna da un'altra angolazione, decisamente più scientifica, ma non per questo meno coinvolgente, anche su un piano emotivo. forse per lo stupore e l'indignazione che la voce narrante dell'autrice fa emergere con efficacia.
Il progetto è in fieri e il trattamento proposto è soltanto una delle realizzazioni possibili, sulla base del materiale che Paola Rota ha raccolto e raccoglierà in futuro.

Ci sono storie che vanno raccontate, e credo che questa dei siti Pro Anoressia e Bulimia sia una di quelle. Quando ho scoperto questa realtà, ero talmente sconvolta che continuavo a raccontarla, accorgendomi, con mio grande stupore, che il tema, effettivamente di forte impatto, suscitava molto interesse nelle persone.

È questo interesse che mi ha convinta a scrivere il documentario.
L'argomento non è semplice da narrare, bisogna equilibrare con attenzione il materiale di internet
e le interviste agli specialisti, cercando di trasmettere allo spettatore la complessità della materia, con informazioni precise e corrette, evitando i soliti luoghi comuni sui disturbi alimentari. Ho cercato di rendere visivo un materiale statico, come quello del web, suggerendo immagini evocative e scegliendo di non mostrare la sofferenza fisica della malattia.

Rimane solo un dubbio, ma è giusto che ci sia per chi si appresta ad affrontare questo argomento, ed è quello che il documentario possa in qualche modo spingere alcune persone, estranee o meno ai disturbi alimentari, a frequentare questi siti. Non è raro che ragazze con problemi di anoressia e bulimia ammettano di aver preso spunto da film o libri per coltivare la loro ossessione. --br--Questo è un rischio da tener presente, ma credo non sia sufficiente per decidere di non raccontare questa realtà.

Paola Rota

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Dettaglio di una Barbie. Una mano inizia a svestire la bambola: le toglie le scarpe con Il tacco, la gonna, la giacca.

Una volta, in un articolo, ho letto che se Barbie fosse una persona vera sarebbe alta 1.80, peserebbe circa 46 chili, con 100 cm di circonferenza seno e 48 di girovita, e forse sarebbe in cura per anoressia.

La Barbie rimane nuda. Particolari del corpo della bambola: vicino da vespa, gambe magre e chilometriche, lunghi capelli biondi...

La mano prende un braccio della Barbie e lentamente lo stacca, poi stacca una gamba, poi l'altra. Per ultima viene tolta la testa: le parti del corpo della Barbie rimangono sparse su una superficie bianca.

Sulle prime note di Welcome to my world, a poco a poco compare in lontananza l'immagine dello schermo di un PC. Internet è un mondo dove tutti i mondi s'incontrano, si scambiano informazioni. Su internet ci si ama, ci si lascia, si trovano amici, si scoprono altre realtà. Per alcuni internet è fuga dalla solitudine, e per altri è solitudine. Per alcuni è ricerca e scoperta, per altri ossessione, ma soprattutto internet è comunità, senza bandiere, senza differenze, senza identità. Su internet si può essere liberi, talmente liberi da poter trasformare una malattia in uno stile di vita. Digitando due semplici parole: Pro Aria o Pro Mia, su qualsiasi motore di ricerca si aprirà un mondo, un mondo parallelo che ha dell'incredibile. Un mondo dove anoressia e bulimia vengono esaltate come stili di vita da seguire.

Mani di donna, magre e sciupate, attorno a un polso un sottile elastico. Una mano, con movimenti nervosi e ripeticivi, continua a tirare e rigirare l'elastico, senza tregua. Poi, con forza, tende l'elastico e lo lascia ricadere come una frusta sul polso.
"Non si può essere belle senza essere magre. ."
Un altro colpo di elastico e sullo schermo compare la scritta:
"I 10 Comandamenti di Ana". "Essere magre è più importante che essere sane."
Un altro colpo di elastico.
"Compra taglie più piccole, rasati i capelli, prendi pillole dietetiche, fai la fame, fai di tutto per essere più magra."
Un altro colpo di elastico, il polso è arrossato dalle percosse ricevute.
"Non devi assumere cibo ingrassante senza punirti."
Un altro colpo di elastico, il rumore è fortissimo.
"Essere magra e non mangiare sono indici di vera forza di volontà e di successo.

Il dottor Agostino Giovannini da anni lavora nel campo della psichiatria e in particolare sulle patologie che colpiscono prevalentemente le fasce giovanili della popolazione, focalizzando la sua attenzione sui Disturbi del Comportamento Alimentare. Collabora con I'Asl di Reggio Emilia per la quale, recentemente, ha compiuto uno studio sul fenomeno dei siti Pro Ana.

I Disturbi del Comportamento Alimentare hanno un'incidenza molto elevata nelle fasce giovanili della nostra popolazione. Secondo l'ultima indagine Eurispes, oltre due milioni di ragazzi e ragazze in Italia, tra i 12 e i 25 anni, soffrono di un Disturbo del Comportamento Alimentare conclamato: la diagnosi spesso avviene tardivamente, anche dopo 6/7 anni dall'esordio. Per Disturbo del Comportamento Alimentare s'intende una situazione in cui il rapporto con il proprio corpo e con il cibo viene alterato in maniera tale da dominare in maniera anomala e ossessiva tutte le azioni della propria giornata. I DCA più conosciuti sono Anoressia e Bulimia." (estratto dall'articolo del dottor Giovannini Pro Ana: tra Anoressia e Filosofia)

Di nuovo lo schermo di un PC: su un motore di ricerca viene composta la parola Pro Ana e si apre l'homo page di un sito Pro Anoressia.

Il mio incontro con i siti Pro Aria è avvenuto nel corso di una ricerca per un soggetto cinematografico che aveva come protagonista una ragazzina anoressica. Nonostante le moltissime informazioni sul tema anoressia, quello che mi mancava, per dare credibilità al personaggio, erano i suoi pensieri intimi. La scoperta dei siti Pro Anoressia mi ha permesso di entrare in contatto con i tabù del disturbo alimentare, i segreti, i pensieri che nessuna ragazza avrà mai voglia di raccontare. Ii sito è una sorta di confessionale, che dà vita a una "rete di sostegno", una vera e propria comunità di malattia che prende il sopravvento sulla famiglia e sui medici.

Sullo schermo scorrono le immagini del sito: elenchi lunghissimi di cibi proibiti e foto di modelle scheletriche, contrapposte a foto di donne obese.

Sui siti le ragazze si scambiano informazioni e disquisiscono su calorie e peso: foto di donne magrissime, venerate come santini, si impartiscono consigli su medicine anoressizzanti e su come procurarsi il vomito. Nei loro diari giornalieri le ragazze fanno a gara nel saltare i pasti e i pensieri proibiti vengono raccontati liberamente, trasformando il disturbo alimentare in una filosofia di vita, la filosofia di Aria, dea della magrezza.

Sullo schermo la foto di una ragazza sorridente, è magrissima, è lei la musa ispiratrice, la Thinspiration: le ossa sporgono dal suo corpo e le braccia e le gambe sembrano stuzzicadenti.

II dottor Agostino Giovannini continua: "Nella nostra società i DCA, Disturbi del Comportamen­to Alimentare, sono ancora poco considerati dall'opinione pubblica e le persone che ne soffrono riescono spesso a passare inosservate. Anche all'interno delle stesse famiglie di chi manifesta questi comportamenti molto spesso il problema viene sottovalutato: a volte ciò succede per mancanza di informazioni su questi disturbi, a volte le persone coinvolte possono essere impaurite da questa forma di disagio, sempre per mancanza d'informazione o per stigmatizzazione della malattia, o per paura di essere colpevolizzati della malattia della figlia o del figlio. Questa 'incuranza', più o meno volontaria, contribuisce a far sì che la persona che manifesta DCA spesso non chieda aiuto, o lo faccia dopo molto tempo dall'insorgenza della malattia. La bulimia, e a volte l'anoressia, sono accomunate anche da una condizione di segretezza: una situazione permanente, in cui molti degli sforzi di chi ne soffre sono rivolti alla riservatezza e alla protezione del sintomo. Come in una sorta di dipendenza, sia il rifiuto del cibo che l'assoluta ingordigia (e tutti i meccanismi compensativi utilizzati) diventano i più potenti alleati, così che le stesse persone affette da DCA li custodiscono come tesori, anche perché spesso non riescono a vedere la loro vita presente e futura senza la presenza di questi sintomi."

(estratto dall'articolo Pro Ana: tra Anoressia e Filosofia)

(….)

Paola Rota è nata a Torino nel 1974. Nel 2000 ha frequentato il Master Holden in Tecniche della narrazione e, nel 2001, il corso di perfezionamento per sceneggiatori organizzato da Script e RAI. Nel 2002 è stata segnalata al Premio Solinas con il soggetto La Fourè Riúa e nel 2003 è stata finalista al Solinas con il soggetto cinematografico Male di Miele. Attualmente lavora come sceneggiatrice di cartoni animati e fiction televisive.